Abarth certifica l’origine delle youngtimer e l’autenticità delle storiche
Le ragioni dietro alla passione vera dei tanti automobilisti che si rivolgono al mercato dell’usato, a caccia di modelli diventati o prossimi a essere youngtimer, chiama in causa più considerazioni. Tra le molte, fattori come un’offerta di prodotto, sul mercato del nuovo, spesso percepita dai veri appassionati come priva di qualsiasi “anima” o dettaglio davvero coinvolgente, che non sia il proliferare di tablet. Ancora, la corsa dei prezzi di listino, fuori controllo negli ultimi anni.
C’è un patrimonio di modelli usati e con diversi anni sulle spalle, non propriamente storici (ovvero, ultraventennali) ma destinati a diventare futuri grandi classici. Agli appassionati del marchio si rivolge Abarth, offrendo la possibilità di richiedere il Certificato di origine per tutte le Abarth prodotte a partire dal 2007.
E’ bene sottolineare come non sia un elemento sostitutivo delle pratiche necessarie per l’iscrizione del proprio veicolo ai registri storici dell’Asi o quello dell’Aci – con procedure e requisiti diversissimi -. È, piuttosto, un attestato che crea un riepilogo delle caratteristiche originali di un dato modello. Utile perché emesso da casa madre e con una serie di particolari e informazioni che permettono di valutare la conformità di un veicolo alle specifiche di fabbrica. Esistono anche altri strumenti, non disponibili per tutti i marchi, in grado di ricostruire in parte la dotazione di un veicolo a partire dal numero di telaio.
Abarth propone il Certificato di origine che riporta, su pergamena, l’anno di produzione e la configurazione originale: dal mercato di destinazione alla data di vendita, proseguendo con le specifiche del motore, i colori, le dotazioni e le caratteristiche degli interni. Sul sito Stellantis Heritage è possibile richiedere il certificato e si avranno le info disponibili, dopodiché, al costo di 100 euro, verrà emessa e inviata la pergamena. Un plus per certificare la propria Abarth, originale e conforme alla produzione. Un dettaglio non da poco vista l’attività di personalizzazione che ha caratterizzato le 595 e 695.
Un altro documento firmato Abarth Classiche, molto diverso dal Certificato di origine, è disponibile per i modelli ultraventennali del marchio, oppure per quelli fuori produzione o le serie speciali. Si tratta del Certificato di autenticità. Per procedura e certificazione è qualcosa che molto si avvicina alle caratteristiche di attestazione di assoluta originalità delle auto storiche rilasciati da altri enti.
È necessaria una perizia da parte di un tecnico che opera per Abarth, anche a domicilio ma a condizione che sia disponibile un ponte per sollevare l’auto. Viceversa, l’operazione si svolge presso selezionati punti della rete Stellantis. L’esame di componenti meccanici e non, porta all’emissione del certificato di autenticità, che può essere corredato anche da un libro con fotografie dei componenti esaminati, criteri d’analisi applicati e storia del modello. I costi per attestare l’autenticità della propria Abarth (o Alfa Romeo, Fiat, Lancia) spaziano tra i 600 e i 12.000 euro, più iva. Il book ha un costo di 350 euro i.e.
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