Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm: il biscione torna in pista con una stradale.
Doveva essere presentata ufficialmente al salone di Ginevra 2020 ma dopo la cancellazione dell’evento causa “coronavirus”, Alfa Romeo ha dovuto arrangiarsi in casa e comunque l’ha fatto egregiamente.
La nuova Giulia Gta, la berlina sportiva in soli 500 esemplari che recupera la leggendaria sigla “Gran Turismo Alleggerita”. Tre lettere legate alla Giulia Sprint Gta del 1965, versione specifica derivata dalla Sprint GT, allestita per l’omologazione sportiva con carrozzeria in alluminio e peso di 745 kg contro i 950 kg della versione stradale, motore elaborato dai 115 a 170 Cv di potenza e destino legato alle competizioni in categoria Turismo, dove vinse decine di campionati nazionali. La quintessenza di Alfa, che ritorna prendendo come base Giulia Quadrifoglio.
L’evoluzione Gta rispetto una normale quadrifoglio, passa per un allargamento di 50 mm delle carreggiate e l’adozione di un nuovo set di molle, ammortizzatori e boccole per i sistemi di sospensione. L’aerodinamica è stata rivista per aumentare il carico aerodinamico sfruttando il knowhow tecnico che arriva direttamente dalla Formula 1 grazie alla sinergia con Sauber Engineering e all’utilizzo del Sauber AeroKit, con splitter anteriore, minigonne laterali e spoiler posteriore.
Nuovi anche il sistema di scarico centrale Akrapovic in titanio integrato nel diffusore posteriore in fibra di carbonio e i cerchi specifici da 20 pollici monodado.
Differente rispetto la GTAm, la GTA ha anche il “divano dietro” e richiama molto di più la Giulia stradale. Comunque la cuginetta GTAm più pistaiola ha infatti solo due sedili, con dietro il roll bar, estintore e porta casco. Casco Bell, tuta AlpineStar e telo copriauto vengono forniti con l’acquisto di questo modello.
Inoltre differisce per i pannelli della porta e dalle maniglie interne sostituite da dei lacci in perfetto stile racing.
La riduzione del peso in entrambi i modelli la fa da padroni e ammonta a circa 100 chilogrammi (qualcosa in più nella GTAm), grazie all’adozione della fibra di carbonio non solo per gli elementi aerodinamici più classici, ma anche per l’albero di trasmissione, il cofano, il tetto e paraurti anteriore, oltre che per i sedili sportivi specifici con monoscocca in carbonio e cinture a 6 punti Sabelt nel caso di GTAm. D’altro canto, il motore Alfa Romeo 2.9 V6 Bi-Turbo in alluminio che eroga 510 Cv su Giulia Quadrifoglio qui sale alla potenza di 540 Cv. L’accelerazione da 0 a 100 km/h dichiarata è in 3,6 secondi, ma soprattutto il rapporto peso/potenza scende a 2,82 kg/Cv, con un peso che si attesta sui 1.520 kg.
A dimenticavo naturalmente tutte e due i modelli sono “street legal”. Per cui casa, lavoro e trackdays sono consentiti.
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