All’asta la Shelby GT500 Grabber Yellow di Shelby
Lo scorso 11 gennaio Mecum è stata messa all’asta una delle Shelby GT500 che fa parte delle sole 18 prodotte nel 1969 rifinite nella tonalità “Grabber Yellow”. Ma c’è di più, perché quest’auto è appartenuta nientemeno che a Carroll Shelby, il progettista che ha legato il suo nome alla leggenda della Ford Mustang.
Insieme al veicolo verranno forniti una copia del titolo di proprietà californiano di Shelby, il modulo d’ordine originale, la fattura di vendita e addirittura il manuale del proprietario. Con il suo motore V8 capace di sprigionare 355 CV, era stata progettata nel 1967 grazie all’esperienza di numerosi ingegneri che avevano ridotto il peso adottando componenti in fibra di vetro per la carrozzeria, aggiornato le sospensioni e installato freni rinforzati. La vettura che andrà all’asta mantiene intatta la configurazione originale: il motore è ancora il Cobra Jet V8, abbinato a un cambio manuale a quattro marce.
Sebbene la GT350 originale di Carroll Shelby sia maturata rapidamente al di là delle sue radici da competizione, le prestazioni elevate continuavano a definirne l’essenza di base. Con l’uscita della seconda serie di Mustang per il 1967, progettata fin dall’inizio per accogliere il motore big-block FE-Series di Ford, Shelby si spinse oltre aggiungendo il più grande Police Interceptor 428 per creare la GT500.
La 428 Cobra Jet, sviluppata dalla Tasca Ford del Rhode Island su suggerimento di Eric Dahlquist, redattore della rivista Hot Rod, fu disponibile nel 1968 e aggiunse le teste dei cilindri 427 a bassa inclinazione, un carburatore Holley da 735 CFM e altri miglioramenti provenienti dal magazzino ricambi Ford. Forte, affidabile e con una potenza di 335 CV non dichiarata, la Cobra Jet fu costruita appositamente per le gare di accelerazione NHRA SS/E, e al suo debutto alle Winternationals del 1968 Al Joniec si aggiudicò la Super Stock Eliminator in una finale tutta Ford Cobra Jet Mustang.
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