Audi e-tron S Sportback
Tre motori. È quello che hanno fatto i tecnici dell’Audi sulla nuova e-tron S Sportback che al retrotreno dispone ora di due motori elettrici da 133 CV (98 kW) di potenza ciascuno (179 CV/132 kW con overboost), al posto dell’unico da 169 CV (124 kW) della e-tron 55 quattro, i quali trasmettono direttamente la coppia alle ruote posteriori (con la sola interposizione di un riduttore di giri). Sistemati coassialmente tra le ruote dietro, dove per intenderci sulla 55 quattro c’è il differenziale, condividono lo stesso carter e dispongono di un unico sistema di raffreddamento.
Dato l’ingombro limitato, questo ha permesso ai tecnici tedeschi di mantenere invariata la geometria delle sospensioni (pneumatiche e con ammortizzatori a controllo elettronico) con un aggravio di peso contenuto in una ventina di chili soltanto. Davanti rimane la soluzione con un unico motore, e relativo differenziale che, però, sulla S Sportback ha una potenza di 169 CV (124 kW), che diventano 204 CV (150 kW) con l’overboost.
In totale, pertanto, la nuova Suv elettrica di Ingolstadt può contare su di una potenza massima di sistema di 370 kW pari a 503 cavalli (i valori dei tre motori non si sommano in modo algebrico) con una coppia complessiva di 973 Nm. Non cambia, invece, la capacità nominale della batteria, collocata come sempre nel pianale tra i due assi, che è pari a 95 kWh. L’unica differenza è che sulla S Sportback può essere utilizzata per il 91%, pari a 86,5 kWh. Insomma, si ha a disposizione qualche chilowattora in più che sulla 55 quattro.
Il comportamento della vettura cambia radicalmente a seconda del setup prescelto. In “Comfort” l’azione di torque vectoring sulle ruote dietro è presente, ma assai meno evidente di quando si seleziona, invece, la modalità “Dynamic”.
La e-tron S, allora, a dispetto della sua mole diventa un’auto particolarmente dinamica e piacevole da guidare. Una volta inserita in curva, superato il punto di corda, si può tranquillamente affondare l’acceleratore per vedere la Sportback che, spinta dalla ruota posteriore esterna, inizia a chiudere la traiettoria con l’anteriore e a sovrasterzare leggermente perfettamente controllata dall’elettronica.
A quel punto basta controsterzare, ma è una manovra davvero semplice, e condurla verso il bordo esterno per vederla uscire in piena accelerazione con le quattro ruote che mordono l’asfalto con grande efficacia. La precisione e la rapidità con cui l’elettronica è in grado di gestire la coppia (tra i due assali e sulla e-tron S anche tra le singole ruote posteriori) non finisce mai di meravigliare, ma è appunto uno dei tanti must che la trazione elettrica è in grado di offrire.
Se qualcuno, ancora, pensa che le auto elettriche debbano per forza essere noiose, direi che ha ben più di un motivo per ricredersi.
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