Autopilot: due pesi e due misure.
In tutto il mondo non esiste una legislatura comune nei confronti dei sistemi di guida assistita e autonoma e se in Stati come al California viene già permesso un pieno utilizzo anche in strade aperte al pubblico, in altri Stati come quelli dell’Unione Europea la piena funzionalità di questi sistemi non è ancora consentita proprio per la mancanza di una vera e propria legislazione a riguardo e anche per mancanza dal punto di vista assicurativo.
Detto questo Tesla è sicuramente uno dei pionieri e dei costruttori più avanti in questa tecnologia (anche se ancora molto da perfezionare). Pur non avendo, infatti, ancora raggiunto un vero e proprio sistema di guida autonoma di livello 5, è sicuramente la casa che con il suo Autopilot più si avvicina ad una tecnologia cosi avanzata. Ma in Europa questa non può essere utilizzata. Infatti l’Europa non sembra essere per nulla soddisfatta che Tesla utilizzi i suoi clienti come “beta tester”.
Infatti alla casa di Palo Alto è stato proibito di commercializzare il suo software in modo completo e quindi di apportare alcune modifiche di funzionalità. Come con Summon , attivabile non oltre ai 6 metri di distanza, auto lane change, che potrà essere utilizzato solo su strade con careggiate separate per senso di marcia e l’angolo sterzo di autosteer che è stato ridotto inficiando di fatto manovre in piena autonomia da parte dell’auto.
Grazie quindi alla burocrazia quindi il futuro è ancora lontano, ma in questo caso invece di criticarla non dovremmo dirle semplicemente grazie? Che ne dite?
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