Ferrari Testarossa a sei ruote
La Ferrari Testarossa è indubbiamente una delle supercar più iconiche di Maranello. Simbolo indiscusso degli anni ’80 e ’90 grazie al suo design inconfondibile e al potente motore V12 di 90° posteriore, nel corso degli anni ha subito diverse reinterpretazioni da parte di tuner e carrozzieri: dalle leggendarie Koenig Specials da 1.000 cv alle versioni cabrio firmate Straman e Pininfarina, fino alle più recenti – e piuttosto discusse – conversioni elettriche. Tuttavia, nessuna modifica è stata così radicale e provocatoria quanto la versione a sei ruote creata dal customizzatore francese Alexander Danton, che ha completamente trasformato l’essenza della Testarossa in un’opera visionaria e controversa.
L’incredibile creazione di Danton è stata avvistata in Texas presso il celebre Gas Monkey Garage, l’officina di Richard Rawlings, noto volto televisivo del programma Fast N’ Loud. L’artista francese, già famoso per le sue trasformazioni estreme su modelli come la Rolls-Royce Phantom e la Lamborghini Espada, ha realizzato qualcosa mai visto prima, regalando all’iconica Ferrari un aspetto brutale e futuristico. L’auto è stata completamente rivista con un bodykit allargato, un paraurti anteriore modificato e nuove prese d’aria, mentre i fari a scomparsa sono stati eliminati in favore di convogliatori aerodinamici. La modifica più impressionante è, senza dubbio, l’aggiunta di un secondo asse posteriore, che trasforma radicalmente la silhouette della Ferrari Testarossa. Le ruote extra sono completamente esposte grazie all’eliminazione dei tradizionali passaruota, lasciando spazio a tagli geometrici netti che donano alla vettura un aspetto aggressivo. La griglia posteriore, iconica per le sue lamelle orizzontali, è stata riprogettata per integrare terminali di scarico dalla collocazione inedita, enfatizzando ulteriormente l’estetica estrema del progetto.
La Ferrari Testarossa a sei ruote di Danton ha immediatamente diviso gli appassionati. Da un lato, c’è chi ammira il coraggio di questa interpretazione radicale. Dall’altro, i puristi della Ferrari vedono questa trasformazione come un affronto alla perfezione stilistica e ingegneristica del modello originale, un intervento che snatura il DNA di una delle vetture più amate di sempre.
La Testarossa non è nuova a esperimenti audaci nel mondo del tuning. Oltre alla celebre Koenig Competition Evolution II, che con i suoi 1.000 cv e un’enorme ala posteriore si avvicinava a una F40 stradale, la supercar di Maranello è stata anche trasformata in convertibile da Straman, un’operazione che ha richiesto notevoli rinforzi strutturali per mantenere la rigidità del telaio. Più di recente, il Gas Monkey Garage ha realizzato una Testarossa speedster elettrica, partendo da un esemplare distrutto in un film, creando così un modello altrettanto discusso tra gli appassionati.
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