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Ferrari vince di nuovo alla 24 Ore di Le Mans

La Ferrari scrive un’altra pagina di storia dell’automobilismo sportivo in una 24 Ore di Le Mans che ha vissuto l’insidia della pioggia, ed ha visto le safety car intervenire rimescolando le carte in gioco in più di un’occasione. Tutto questo però non ha scalfito la squadra di Maranello che ha mostrato il suo potenziale partendo all’attacco sin dalle prime fasi di gara. Alla fine, dopo una lotta con la Toyota numero 7 di Lopez, Kobayashi e De Vries, nelle ultime fasi della gara, è stata la Ferrari numero 51, la 499P di Fuoco, Molina, e Nielsen, a vincere, con quest’ultimo al comando nelle fasi finali della mitica maratona automobilistica francese.

Uno sportello che non si chiudeva perfettamente, una sosta magistralmente gestita, con un rabbocco di carburante, ha trasformato un momento d’incertezza nella sferzata decisiva per la vittoria da parte degli uomini Ferrari, con Nielsen che ha gestito alla grande la pressione per portare la hypercar di Maranello a cogliere una vittoria con la 499P numero 50, che va ad aggiungersi a quella del 2023, quando l’altra hypercar, la numero 51, con Pier Guidi, Calado e Giovinazzi centrarono il successo nella 24 Ore del centenario. L’equipaggio in questione ha corso un’ottima gara anche quest’anno cogliendo un podio che tinge ancora più di rosso il palco della premiazione finale. Si tratta quindi di un bis storico per la Ferrari, che sale ad 11 successi assoluti a Le Mans e si rilancia nel campionato del 2024.

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La safety car è stata una protagonista nella 24 Ore di Le Mans 2024 perché l’azione in pista ha dato del filo da torcere agli organizzatori, l’incidente tra la Ferrari 499P privata numero 83 e la hypercar BMW numero 15 ha costretto la vettura di sicurezza ad intervenire prima della settima ora. Poi, prima della 18esima ora c’è stato lo spettacolare incidente dell’Aston Martin LMGT3 numero 27, guidata da Mancinelli, a richiedere, di nuovo l’intervento della safety car. In generale, la pioggia ha portato la vettura con i lampeggianti sul tetto ad uscire per ben 4 ore e mezzo nella notte fino a che la visibilità non è tornata idonea intorno alle 8:00 della mattina di oggi. Ma se la Porsche e la Toyota hanno sfruttato le interruzioni per portarsi al comando, alla fine, la Ferrari è riuscita sempre a riprendersi la leadership.

Nella classe più importante, quella delle Hypercar, in molti si attendevano un successo della Porsche che, con la 963 LMDh è apparsa in gran spolvero negli altri appuntamenti del Wec 2024, ma la 963 ufficiali numero 6 e 5 non sono andate oltre la quarta e la sesta posizione intervallate dalla Toyota numero 8 e seguite dalla Cadillac della Chip Ganassi Racing. Le altre Porsche 963 del team Porsche – Jato, hanno chiuso in ottava e nona posizione, mentre la Lamborghini ha completato la top ten con l’equipaggio composto da Kvyat, Bortolotti, e Mortara. Certo, le Porsche Jota hanno vinto tra i privati, ma questo successo si basa sul ritiro per problemi elettrici della Ferrari 499P privata guidata magistralmente da Kubica che è stata in testa per diverso tempo ed aveva grandissime chance di podio. Delusione in casa Peugeot con le 9X8 che non sono andate oltre l’11esima e la 12esima posizione; nel team Alpine, che ha avuto due ritiri, e per la BMW che ha visto una vettura ritirarsi per incidente e l’altra finire nelle retrovie. A conti fatti, il 14esimo posto della Isotta Fraschini è stato un risultato più che dignitoso, considerando lo schieramento di forze in campo.

La lotta tra le LMP2 ha riportato a Le Mans una categoria sempre avvincente, che ha visto trionfare la vettura numero 22 della Unted Autosports condotta da Jarvis, Garg e Siegel, finita davanti alla numero 34 della Inter Europool Competiton ed alla numero 28 della Idec Sport. Nella combattuta classe LMGT3 è stata la Porsche 911 numero 91 del team Manthey EMA a vincere, dopo aver preso il comando delle operazioni già dalle fasi iniziali della corsa. Dietro di lei è transitata sotto la bandiera a scacchi la BMW M4 GT3 numero 31, che ha preceduto, a sua volta, la Ford Mustang numero 88. Deluso Valentino Rossi, che con la sua M4 GT3 era al comando della categoria fin quando l’auto non è stata costretta al ritiro mentre era al volante il compagno d’equipaggio Harthy in un momento difficile con gomme slick e pista umida.

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