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Giannini Spettacolo

Il ritorno della Giannini è uno Spettacolo, così si chiama, infatti, la nuova nata con l’emblema del marchio italiano famoso nel mondo delle corse, e non poteva che essere la 500 Abarth la vettura prescelta per questa operazione, in linea con la storia di un brand tanto vincente quanto affascinante. 

Con una cura del dettaglio maniacale, la Giannini Spettacolo è una piccola supercar, a cominciare dal prezzo: 133.000 euro, tasse escluse. In cambio di questa cifra si può entrare in possesso di una delle 200 vetture previste, con tanto di certificato di autenticità, che attesta il lavoro certosino svolto dalla società romana Impero, di Fabrizio Grandi, licenziataria di Giannini, e della società torinese Maestri Design del gruppo Maestri, di Angelo Vicino, che vede Paolo Mancini a capo del progetto. In pratica, assicurano, ogni vettura subisce una specifica omologazione, e quindi è a tutti gli effetti una one-off. D’altra parte, il cliente può configurarla online, e poi realizzarla a misura delle sue esigenze, conferendole un carattere più sportivo o elegante, in base al proprio gusto. Difficilmente ne vedremo due uguali, ma intanto quella esposta nella sede della Giannini Automobili, in via delle Idrovore della Magliana, a Roma, l’esemplare zero, ha un carattere particolarmente sportivo, con quella bandiera a scacchi riproposta sul cofano che interrompe la livrea bicolore composta dal rosso metallizzato che si sposa con il nero.  

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Sotto le forme audaci della Giannini Spettacolo si cela la 500 Abarth, ma viene vestita così bene che sembra quasi un’altra auto. Certo, le proporzioni sono quelle, ma il design con pieni e vuoti, presenta delle chicche niente male, come il portellone posteriore che si apre come quello delle 500 Abarth di una volta, un doppio scarico centrale che sembra preso in prestito dalla Ford GT, dei copricerchi in carbonio delle portiere che si aprono anche a farfalla, per lasciare tutti senza parole. Nello specifico, i copricerchi in carbonio dispongono di un brevetto monodado e anche le cerniere delle portiere, realizzate da un’azienda terza, sono brevettate. L’effetto wow continua all’interno con i due sedili dotati di monoscocca in carbonio nella zona posteriore divisi da un tunnel centrale, che sostituiscono il divano della vettura di serie.

Gli uomini a capo del progetto, con aria solenne, ci tengono a sottolineare che la vettura presenta le medesime specifiche dell’auto di serie, per cui è perfettamente omologata per la circolazione stradale. Insomma, non è un tuning, è qualcosa di esclusivo, e se il differenziale anteriore, il cambio automatico robotizzato, ma anche manuale, dipende dal cliente, sono quelli della 500 Abarth, così come il passo. Le carreggiate, invece, possono contare su un allargamento di 40 mm, mentre il motore è stato oggetto di interventi profondi, ma leciti. Infatti, è stato dotato di una turbina diversa, di un intercooler più grande, di airbox e centralina realizzati ad hoc, e di uno scarico specifico con 3 step di sound diversi. In questo modo, il 1.4 TJet palestrato ottiene una potenza di 250 CV, che su un’auto con un peso a vuoto di 985 kg, offre prestazioni degne di nota: i valori dichiarati indicano un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5 secondi netti ed una velocità massima di 280 km/h. La versione da corsa sarà ancora più sportiva e prenderà parte al campionato Time Attak Italia 2024 sotto la gestione della Old School Garage.

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