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Hyundai Ioniq 6

Nello sviluppo della Ioniq 6 designer e ingegneri di Hyundai hanno lavorato per minimizzare la resistenza all’aria potendo così incrementare ulteriormente l’autonomia elettrica.

Un accurato lavoro di ottimizzazione dell’aereodinamica, che va dalle forme dell’auto all’adozione di soluzioni innovative, che Hyundai racconta nel video qui sopra, mostrando il percorso progettuale che ha permesso alla Ioniq 6 di ottenere un coefficiente di resistenza aerodinamica estremamente basso di 0,21 e un’autonomia di 614 chilometri con una singola carica (ciclo combinato WLTP).

L’efficienza aerodinamica della Hyundai Ioniq 6 trova ispirazione nel mondo dell’aeronautica e in particolare dal Supermarine Spitfire, celebre aereo da combattimento britannico della seconda guerra mondiale. In particolare i progettisti hanno applicato un’aletta ispirata allo Spitfire ai lati dello spoiler posteriore di Ioniq 6 per assorbire il flusso d’aria dal tetto e contenere la resistenza riducendo al minimo i vortici sulla punta dello spoiler. L’auto stessa ha una forma aerodinamica come l’ala di un aereo, che in velocità genera portanza attraverso la differenza di pressione tra la parte superiore e inferiore del veicolo.

A progettazione ultimata, la Hyundai Ioniq 6 è stata testata nella galleria del vento, affrontando venti fino a 200 km/h, con l’obiettivo di arrivare a ottenere un ulteriore 10% di efficienza.

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I test hanno permesso di sviluppare una serie di soluzioni aerodinamiche avanzate come la forma dello spoiler posteriore, il deflettore attivo, le tende d’aria per le ruote, i riduttori dei passaruota, gli elementi di separazione dei flussi e deflettori aggiuntivi. Il design aerodinamico ha riguardato anche il sottoscocca, con la Ioniq 6 dotata di una copertura che blocca la parte anteriore sotto al veicolo per migliorare il flusso d’aria.

 

 

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