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Mini Mentley

Ha vinto il round britannico e, ad attenderla, ci sono le semifinali e finale dell’Hot Wheels Legends Tour. Il “premio”? Diventare modellino in scala 1:64 e finire sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo.

Il progetto curato da Dominic Whittel, Gary Selby e Mike Williams, non passa certo inosservato. La Mini Mentley è un’originalissima creatura che su un corpo vettura (quel che resta) della Austin Mini del 1983 attua un’elaborazione estrema.

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Eliminare l’intera cellula abitacolo non sarà stato un compito troppo difficile. L’idea alla base della trasformazione, rendere omaggio alle Bentley degli anni Venti, alla Speed 8s. La Mini si trasforma così in una speedster due posti che, di fatto, sono quel che resta dei posteriori.

Davanti, le esigenze della meccanica hanno stravolto l’intera installazione del motore e le stesse misure della scocca. Sotto al cofano c’è un V8 di provenienza TVR, da oltre 320 cavalli. Il cambio è “preso in prestito” da Range Rover e il risultato è in uno scatto da hypercar: circa 3 secondi per passare da 0 a 100 orari.

Mini Mentley ha l’aria di un maxi-go kart iper-reattivo e con le ruote coperte, riuscitissimo per l’elaborazione realizzata dal trio di appassionati, musicisti di mestiere. Il progetto Mentley è stato portato in giro dai suoi creatori per sostenere la raccolta fondi in favore di Save the Children.

Vinto il round inglese dell’Hot Wheels Legends Tour, le prossime tappe da superare sono previste il 2 e l’11 novembre, dopodiché la vincitrice del concorso si trasformerà in modellino 1:64.

 

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