Naran Automotive, l’Hypercar da 1048cv
Era già stata anticipata la scorsa estate ma ora Naran Automotive ha presentato la nuovissima Hypercar a motore centrale-anteriore che promette delle performance davvero strabilianti con 1.048 CV e uno 0-100 km/h inferiore ai 2,3 secondi e, udite udite, senza ricorrere all’elettrificazione, una rarità al giorno d’oggi. Sarà presentata ufficialmente nel corso del prossimo anno e saranno solamente 49 gli esemplari prodotti ad un prezzo che, ad oggi, risulta essere ancora sconosciuto.
Si chiama anch’essa Naran, proprio come il nome del brand e riprende il cognome dell’imprenditore Ameerh Naran che ha voluto creare questa start-up. Si tratta di una coupè 2+2 che sfrutta un potentissimo V8 5.0 di cilindrata biturbo capace di erogare la bellezza di 1.048 CV e 1.034 Nm di coppia massima grazie alla doppia sovralimentazione e alle migliorie tecniche direttamente prelevate dal mondo della pista per la categoria GT3.
Secondo quanto fa sapere la compagnia stessa, la scocca e il motore derivano da quelli impiegati per la nuovissima BMW M8 Coupè: il propulsore è stato portato da 4.4 a 5.0 di cilindrata da Racing Dynamics, un tuner tedesco d’eccezione mentre la scocca è stata notevolmente irrigidita e migliorata per poter resistere a maggiori sollecitazioni. Ci sono rinforzi e strutture di irrigidimento direttamente dal mondo delle corse endurance.
Naran Automotive non ci gira molto attorno: l’obiettivo di questa auto (oltre a regalare emozioni uniche) è quello di far segnare un nuovo tempo record al Nurburgring. Secondo alcuni rumors il tempo target è quello di 6:30 minuti e alcuni esperti pensano che l’auto potrebbe abbassare ancora questo valore. Alla fine con tutta quella potenza, una trazione integrale intelligente, un peso contenuto di circa 1.620 kg e un’accelerazione inferiore a 2,3 secondi per toccare i 100 km/h da ferma, i presupposti ci sono tutti. La velocità massima dichiarata è superiore ai 370 km/h ma siamo sicuri che potrebbe arrivare anche ad oltre 450 km/h, se solo non avesse tutta quella deportanza.
Come già accennato, l’ispirazione nella realizzazione della vettura arriva direttamente dal mondo delle corse endurance, quanto più di vicino ad un’auto stradale se pensato nel mondo dei cordoli. Come detto, la deportanza è anche superiore rispetto ad un’auto da GT3 ma da queste ne riprende lo schema delle sospensioni. Sono realizzate in alluminio e presentano una configurazione a doppio braccio oscillante con barre antirolio interamente regolabili sia all’anteriore che al posteriore. Troviamo poi ammortizzatori regolabili Ohlins ad alte prestazioni, sterzo elettroidraulico da pista con cuscinetti sferici, freni carboceramici e molto altro che la renderà una delle auto più sensazionali del 2021.
Se il nome non vi ricorda nessuno di particolare, vi aiutiamo noi. Si tratta dello stesso designer che ha dato vita ad alcuni capolavori come la Apollo IE e la bellissima De Tomaso P72. Le linee infatti sono molto decise e dinamiche, morbide ma incisive al tempo stesso, in pieno stile Wong. Molto ricercato tutto il comparto aerodinamico, con splitter anteriore ed estrattore posteriore realizzati in carbonio, i quali sembrano essere ricavati da un unico elemento. Anche i cerchi da 22″ sono interamente realizzati in carbonio, per ridotte il peso delle masse rotanti. L’enorme ala posteriore non è solo estetica, ma riesce a generare una downforce di oltre 400 kg intorno a 200 km/h salendo poi ad oltre 1.000 kg di deportanza a velocità massima.
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