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Nuova Porsche 911 T

Ci sono voluti 54 anni perché tornasse sulla scena, in modo assolutamente convincente. Adesso, a 7 anni dalla seconda generazione, ecco la nuova Porsche 911 T. La lettera si rifà all’omologazione della 911 del 1968, T per indicare una proposta da “turismo”. Oggi è qualcosa di diverso, che si colloca sempre tra la 911 Carrera e la Carrera S.

Il cambiamento è sostanziale rispetto all’offerta del 2017, c’è una nuova generazione alla base, sulla quale 911 T propone una versione esclusivamente con cambio manuale 6 marce. Primo cambiamento, vista l’offerta del PDK optional sulla precedente serie.

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Sconta sì un piccolo aggravio di peso, da 1.425 kg passa a 1.478 kg, ma è pur sempre 42 kg più leggera della 911 Carrera dalla quale deriva. Il merito, oltre al contributo della trasmissione manuale, è della minore presenza di materiale fonoassorbente e di finestrini alleggeriti, come anche dei sedili a guscio.

Il marginale incremento della massa è compensato da 24 cavalli extra, per un totale di 394 e 450 Nm di coppia motrice, espressi dal motore boxer 6 cilindri, turbocompresso e 3 litri di cilindrata.

La trazione è (ovviamente) posteriore, su un assale che, di serie, prevede le ruote sterzanti. La regolazione del sistema, come anche le barre antirollio e le sospensioni adattive PASM, è realizzata su misura della 911 T. Il focus del modello è tutto sulla dinamica di marcia, sull’agilità, accompagnata da una connessione uomo-macchina enfatizzata nelle sonorità dal minor isolamento acustico della cabina rispetto alle note dello scarico sportivo.

Della 911 GTS riprende il labbro anteriore, mentre sono piccoli, specifici, particolari a rendere riconoscibile la nuova 911 T. Quanto sia centrato il modello intorno al cambio manuale si intuisce dallo schema della leva, trasformato in adesivo e applicato ai finestrini laterali fissi. Ancora, a bordo, è replicato in plancia, davanti al passeggero.

La leva, poi, è personalizzata con un pomello in vero legno a poro aperto. Inutile cercare altri punti focali: è la leva del manuale, la connessione uomo-macchina a distinguere tra tutte la Porsche 911 T. C’è, tuttavia, un utile apporto dell’elettronica, attivabile o meno, nella funzione doppietta automatica in fase di scalata.

Continuando con gli interventi tecnici, il volante è stato reso più diretto nel rapporto di demoltiplicazione, mentre l’altezza da terra è inferiore di 10 mm rispetto a una 911 Carrera base.

Per la prima volta, Porsche abbina i contenuti della 911 T sia alla configurazione Coupé che Cabriolet.

Non abbiamo dimenticato le prestazioni velocistiche, che sono un completamento naturale su un progetto votato, soprattutto, a enfatizzare altro, come detto. La nuova 911 T accelera in 4,5 secondi (medesimo crono della T 2017, da 370 cv) e fa i 295 km/h. L’impianto frenante fa affidamento su quattro dischi da 350 mm di diametro e, all’anteriore, pinze fisse a 6 pistoncini.

Già ordinabile, i prezzi in Italia partono da 147.320 euro per Porsche 911 T, da 161.751 euro per la Cabriolet.

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