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Porsche RML P39 dalla 911 Turbo S

Quarant’anni nelle corse per il Gruppo, tra la pista e i rally, con gli impegni ancora oggi della realtà creata da Ray Mallock nelle serie turismo, BTCC e WTCC. L’occasione vale una celebrazione, sotto forma della RML P39 40SE. Dieci esemplari esclusivissimi, ancor più dell’idea di base RML P39. Colore Ruby Red, Track Pack e Performance Pack di serie, al prezzo di circa 590 mila euro più tasse e, ovviamente, una 911 Turbo S da approntare.

Non avrà la tiratura limitata in 10 esemplari ma il medesimo impianto tecnico della 40SE la P39. Nasce con in mente le prestazioni delle Hypercar di Le Mans, però conservando il pregio della qualità di marcia e del comfort proprio di una Porsche 911 Turbo S.

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La trasformazione interessa la carrozzeria, interamente in fibra di carbonio e allargata di 9 centimetri. Dettano la larghezza di 1,99 metri, mentre le carreggiate risultano ampliate di 10 cm rispetto al modello di partenza: 1,68 metri davanti, 1,70 dietro. In aggiunta, gomme dal battistrada più largo, pur essendo sempre su cerchi differenziati da 20 e 21 pollici.

Il Track pack opzionale prevede la possibilità di regolazione dell’altezza, oltre a installare una gabbia dietro i sedili anteriori – in versione Sport e con cinture a quattro punti -.

RML P39 sfoggia una veste aerodinamica specifica, fatta di elementi a controllo attivo e del DRS. In numeri, l’incremento del carico aerodinamico a 256 km/h passa dal valore di 146 kg a ben 662 kg. È garanzia di prestazioni in curva radicalmente superiori a una Turbo S 992. Ancora numeri, con il tempo al Nurburgring, dove dichiara in 6’45” agevolato anche dal lavoro di elaborazione svolto sul motore boxer 6 cilindri turbocompresso.

Grazie a nuovi turbo, intercooler e all’elaborazione della centralina, la RML P39 sviluppa 912 cavalli contro i 650 cv del modello di partenza. La coppia passa da 800 a 1.000 Nm.

Accattivante nel design codalunga, con un elaborato elemento della carrozzeria in coda, RML ha pensato per il progetto P39 di allungare anche in passo, di 2,5 centimetri. Un intervento che non è stato specificato se ottenuto mediante l’applicazione di un distanziale sul powertrain o una modifica sulle sospensioni.

Della veste aerodinamica, oltre alla coda lunga – l’auto misura 4,70 metri contro i 4,53 di partenza – spicca l’eliminazione del lunotto sostituito da un pezzo unico tra tetto e prese d’aria davanti all’ala posteriore.

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