Toyota Land Cruiser 2025
Quanti anni sono passati dal 1951 a oggi? In anni “umani” sono 73, mentre in anni automobilistici sono un’eternità! In questo lungo periodo il mondo delle quattro ruote è evoluto in modo esagerato passando attraverso diverse epoche, stili, tecnologie e innovazioni che hanno rivoluzionato più volte il modo di andare in automobile.
Eppure c’è un mezzo che in tutti questi anni non solo non ha mai abbandonato i listini dell’azienda che lo produce, ma è anche rimasto sempre fedele a sé stesso nonostante le mille versioni e mille declinazioni di utilizzo diverse che l’hanno portato ad essere il fuoristrada più longevo e diffuso del mondo. Stiamo parlando del Toyota Land Cruiser, nato nel 1951, che finalmente torna anche sul mercato italiano con la versione Prado 250, un vero e proprio concentrato di concretezza e tecnologia fuoristrada in puro stile giapponese.
Per capire che il nuovo 250 è fedele a tutte le versioni che lo hanno preceduto, dobbiamo parlare di caratteristiche tecniche. Il motore incastonato dentro il cofano è un turbo diesel common rail a 4 cilindri da 2.8 litri, capace di erogare 204 CV e 500 Nm di coppia, ideale per affrontare percorsi impegnativi con la massima trazione. La scelta di mantenere un motore non elettrificato per il lancio del modello è coerente con la storia e l’utilizzo “duro” di un mezzo del genere, ma più avanti nel 2025 verrà associato a un motore mild-hybrid che potrà offrire ancora più prestazioni e rientrare con più agilità nel range di emissioni ridotte della gamma Toyota. Il cambio automatico a 8 rapporti è una novità di questo modello ed è ottimizzato per la guida in fuoristrada.
A livello di telaio, il nuovo Land non si vuole piegare alla modernità e mantiene la sua reputazione di robustezza con un’unità a longheroni di nuova generazione denominata GA-F, derivata dalla piattaforma del 300 già diffusa fuori dall’Italia ma più rigida del 30% rispetto al passato. Questo migliora non solo la capacità fuoristrada ma anche il comfort su strada. Il corpo vettura ha dimensioni importanti: lunghezza di circa 4,92 metri, larghezza di 1,98 metri e un’altezza di 1,87 metri, con un passo di 2,85 metri.
Queste proporzioni assicurano spazio interno generoso che non sacrifica spazio per i passeggeri e per i bagagli, con un baule che ospita fino a 500 litri di spazio che diventano oltre 2000 a sedili abbattuti. C’è anche una versione 7 posti che invece ruba spazio alle valigie, ma aggiunge due posti adatti più a ragazzini che a adulti.
E poi ci sono le caratteristiche fuoristrada, che come sempre sono al massimo livello: il veicolo è equipaggiato con differenziali bloccabili nella zona centrale e sull’asse posteriore, controllabili manualmente per migliorare la trazione su terreni difficili. All’anteriore c’è anche una barra antirollio disattivabile (solo sulle versioni Lounge e First Edition), una funzionalità innovativa che consente di migliorare l’articolazione delle sospensioni in condizioni di guida estrema, garantendo stabilità e flessibilità.
Altra chicca per la guida in “off” è il sistema Crawl Control che consente al veicolo di affrontare salite o discese ripide e terreni sconnessi senza l’intervento del conducente, regolando automaticamente accelerazione e frenata. Ovviamente, per attivare questa funzione ci sono le marce ridotte, che quando inserite consentono l’accesso a numerose modalità di guida che regolano l’elettronica per l’uso su rocce, sabbia o neve. La Toyota Land Cruiser introduce inoltre un sistema di guida assistita off-road con telecamere a 360° (compresa funzione di “cofano trasparente” che permette di vedere cosa c’è sotto la vettura) e monitoraggio del terreno in tempo reale tramite il Multi-Terrain Select, che in funzione “auto” adatta automaticamente le impostazioni di trazione a diversi tipi di superficie
Alla Guida ci si trova subito all’interno di un ambiente solido che stupisce per robustezza e razionalità dei comandi. Per rimanere un fuoristrada puro e duro, il Land lascia da parte i moderni tasti a sfioramento per sposare una classica impostazione con numerosi tasti fisici e manopole sviluppate per essere ergonomiche e sempre raggiungibili anche in situazioni di guida estrema.
Sul tunnel centrale, comunque, compare uno schermo da 12,3″ che mostra un infotainment semplice e senza fronzoli, utile per monitorare tutte le funzioni della vettura, mentre davanti agli occhi e dietro il bel volante, c’è una strumentazione full digital di pari dimensioni, anche questa ricca di info e sobria. Superfici robuste e curate danno senso di solidità e non abbiamo riscontrato scricchiolii o accoppiamenti poco curati.
Toyota ci teneva a farcelo provare in modo serio, e per questo ha organizzato un lungo tour in Marocco sulla catena dell’Atlante, posto magico sia per paesaggi che per percorsi in fuoristrada, dove abbiamo potuto metterlo alla prova sia lungo veloci tracciati sterrati su praterie sconfinate, che su rocciosi passaggi di alta montagna che non sono altro che collegamenti fra piccoli villaggi berberi, di solito affrontati con asini e greggi più che con veicoli a motore.
Su strada asfaltata, il controllo dell’auto è totale e l’impostazione delle sospensioni – inizialmente percepita come un po’ rigida – è più che adatta alla guida tranquilla e al ritmo costante dei trasferimenti lunghi. Lo sterzo è molto demoltiplicato e morbido, complice il controllo elettrico che per la prima volta viene installato in un mezzo della famiglia Land Cruiser.
Questa caratteristica permette un utilizzo del tutto rilassato e confortevole su strada e un controllo ancora più preciso in fuoristrada dove tutte le asperità vengono assorbite senza essere trasmesse direttamente al guidatore. Di fatto è in fuoristrada che il Land mostra davvero di che pasta è fatto, con un efficientissimo sistema di ridotte e di mappe motore. La coppia viene sempre erogata nel modo corretto e fin dai bassissimi giri per affrontare percorsi tecnici di enorme difficoltà, con le sospensioni che rispondono in maniera perfetta con lunga escursione e grip garantito dall’ottima trazione e dal sistema di crawling perfettamente tarato per i percorsi più difficili.
Tra i difetti meritevoli di menzione, c’è il cambio che nonostante le cambiate morbide risulta non perfettamente tarato per la guida su strada e in tutte le modalità di guida tende a salire troppo di giri fra una cambiata e l’altra, mentre la rumorosità dell’abitacolo potrebbe essere migliore, benché il sound del “naftone” Toyota sia pieno e sempre piacevole da ascoltare.
Il Land Cruiser è andato a ruba nella versione First Edition, e il modello di serie che abbiamo avuto in prova (con i fari anteriori rettangolari in luogo dei rotondi della versione di lancio in tiratura limitata) è disponibile in due allestimenti: Adventure come configurazione di partenza, già molto accessoriato, e Lounge con l’opzione dei 7 posti e della barra antirollio disattivabile, insieme agli interni in pelle, al tetto panoramico e ai cerchi da 20 pollici. Prezzi che partono da 84.000 euro e una lista di ordini bella lunga che potrebbe fare anche il “sold out” di tutte le unità previste per il mercato italiano.
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