Un drone contro una macchina di Formula E: pazzesco!
Cosa c’è di più veloce: una macchina da corsa di Formula E che può farsi strada attraverso strade strette fino a 225Km/h o un drone?
Mahindra Racing, una delle squadre della serie di corse urbane all-electric, ha cercato di rispondere alla domanda mettendo un drone contro una delle sue auto (con pilota) al circuito di Autódromo Hermanos Rodríguez a Città del Messico.
Nel video, il pilota di Mahindra Bruno Senna e il suo quadricottero Lumenier QAV210 gareggia contro il pilota americano Scott Speed, che stava pilotando la vettura Spark-Renault SRT_01E di Formula E. La gara è stata girata subito prima del Mexico ePrix, che si è tenuto il 12 marzo.
“È stata una grande sfida, questi droni sono ad alte prestazioni”, ha detto Senna in un comunicato. “I miei amici che hanno visto i miei video sul drone sanno che sono un po’ ‘temerario quando sto volando, ma tutto quello che pensavo durante le riprese era” non rompere un’elica, non rompere un’elica “.
Oltre a creare un business di successo, la Formula E intende servire da banco di prova per la ricerca e lo sviluppo di veicoli elettrici, generare interesse per le auto e promuovere energia pulita e sostenibilità. La serie di corse globali è supervisionata dalla Fédération Internationale de l’Automobile, lo stesso organismo che organizza la Formula Uno. La Formula E, che è alla sua seconda stagione, viaggia in 10 città, tra cui Buenos Aires, Parigi, Long Beach, California e Londra.
La Formula E ha annunciato a novembre l’intenzione di lanciare una serie di gare chiamata Roborace, con auto elettriche autonome a partire dal 2016. E recentemente ha collaborato con l’avv. VR di San Francisco Virtually Live.
Naturalmente, anche in pista c’è molta tecnologia. Nella prima stagione, tutti i team hanno dovuto utilizzare le stesse monoposto progettate e costruite da Spark Racing Technology insieme ai partner McLaren, Williams Grand Prix Engineering Ltd., Dallara Automobili, Renault e Michelin (ML). In questa stagione di gare, i team possono collaborare con i produttori per sviluppare le proprie auto, compresi i nuovi propulsori. Tutte le auto usano ancora la stessa batteria.
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