YangWang U9
Poco conosciuto in Italia, il Gruppo cinese BYD è ormai affermatissimo entro i confini nazionali non solo per la realizzazione di automobili. Uno sviluppo ramificato della produzione ha portato alla nascita di ben 5 Marchi differenti, che non è detto rimangano tali in caso di esportazione verso l’Occidente.
Tra questi è la YangWang a occupare la cima della piramide per tecnologia, prestigio e prestazioni. Oltre al Suv U8 in grado, tra l’altro, di girare su sé stesso da fermo, la YangWang ha in previsione il lancio di una supercar, siglata U9. Vista in anteprima al Salone di Guangzhou dello scorso anno, l’abbiamo potuta osservare da vicino in una visita al quartier generale della BYD a Shenzen, la moderna megalopoli appena a nord di Hong Kong.
La U9 colpisce per la linea frutto del lavoro del centro design diretto da Wolfgang Egger che ha trascorsi importanti all’Audi e all’Alfa Romeo. Lo stile forse non è del tutto originale, con richiami a McLaren e all’Audi R8, probabilmente anche per soddisfare esigenze aerodinamiche che obbligano a determinate forme.
La coupé di punta del gruppo sfrutta la piattaforma e 4 comune alla U8 che prevede la presenza di quattro motori elettrici da 240 kW per una potenza complessiva di oltre 1.300 cavalli. Grazie a una struttura leggera in fibra di carbonio del telaio e della carrozzeria, il peso è contenuto con prestazioni di livello estremo. Per ora si sa solo che in accelerazione da 0 a 100 km/h la U9 è in grado di registrare un tempo inferiore ai 3”.
La gestione indipendente della coppia motrice sulle quattro ruote permette di scaricare al meglio la potenza a terra con una tenuta di strada che consente di arrivare sino a 1,7 g di accelerazione laterale in curva pure grazie a una superiore rigidità torsionale della struttura del telaio. Molta cura è stata dedicata all’efficienza aerodinamica della coupé, che ha parti mobili oltre all’ampio alettone posteriore.
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